Da George Cockshott a Danilo Bonaldo…

La storia…

Nel 1913 l’ inglese George Cockshott partecipò e vinse il concorso indetto dal “Boat Racing Association” per la progettazione di una deriva che unificasse i vari modelli di “tender” con i quali gli armatori dei grandi yachts si sfidavano in appassionanti regate nei porti e nelle rade del nord Europa.
 
  • Nell’Inghilterra di fine Ottocento queste imbarcazioni si assomigliavano tutte:fasciame sovrapposto (detto a clinker), due banchi per vogare, poppa a specchio, bordo libero quanto bastava e albero con vela al terzo.
Cockshott non poteva certo immaginare quale successo avrebbe avuto la sua creatura.
 
  • Economico, maneggevole, adatto al diporto nautico, il Dinghy 12’ non tardò a diffondersi. Sotto vela, infatti, il Dinghy si rivelò imbarcazione molto tecnica e raffinata e, divenuto nel 1919 la prima “International Class”, venne scelto nel 1920 e nel 1928 alle Olimpiadi quale classe “en solitarie”.
 
  • Proprio l’ esperienza dei velisti italiani che vengono selezionati per le Olimpiadi di quegli anni la introduce nel nostro Paese, dove le prime imbarcazioni sono costruite nel 1929 e si tiene, nel 1931, il primo Campionato Italiano a Zara.
 
Per oltre trent’anni il Dinghy 12’ reciterà un ruolo determinante nello sport velico nazionale, e, in particolare, per la formazione dei più giovani.
 
Dopo la crisi degli anni sessanta, nel 1969 venne fondata l’ Associazione Italiana Classe Dinghy 12’, e da allora l’ incremento degli armatori e dei regatanti è stato continuo.
 
Nel 1976 per venire incontro alle esigenze economiche di quel periodo in cui un dinghy 12′ in legno costava moltissimo la Classe ha permesso la costruzione del dinghy con la vetroresina.
 
Nel 1977 Danilo Bonaldo costruisce per primo il dinghy in vetroresina e legno per regata, cambiando da quel momento la storia e l’evoluzione del Dinghy 12′.
 

Il Dinghy 12′

  • By 1920 the International 12 Foot Dinghy had become the most numerous One-Design class with over 200 boats in the United Kingdom and a large number overseas. The class was given further boosts when it was selected for the 1920 Olympic games in Belgium and again in 1928 when it was used as the single-handed boat for the games held in The Netherlands.

The 1920 Games were awarded to Antwerp to honour the suffering that had been inflicted on the Belgian people during the war. The Opening Ceremony was notable for the introduction of the Olympic flag and the presentation of the Athletes’ Oath.

The Games ended in bankruptcy and the organising committee was disbanded. The Games’ Official Report was published 37 years later in 1957, and does not contain much information about the sailing events.

The 1920 12-foot dinghy sailing regatta was the only event in Olympic history to be held in two countries. The first race was staged in Antwerp, but my mutual agreement the last two races took place in the Netherlands because the only entrants where both Dutch!

The gold medal was won by Johannes & Franciscus Hin sailing Beatrijs, and the silver medal winners were Arnoud van der Biesen and Petrus Beukers sailng Boreas. It appears that the Hin brothers won all three races.