VELARAID DINGHY 12′ VENEZIA
Quanti possono partecipare?
Quest’anno il numero di barche è limitato a 6/10 per le disponibilità di ormeggio nei luoghi visitati e per la verifica di alcuni nuovi itinerari e proposte di attività.
Come si svolge il VelaRaid?
Ogni giorno una o due regate o veleggiate, un po’ di competizione e momenti conviviali con visite ed incontri.
Pranzo in barca, al sacco o ormeggiati presso una barca appoggio che dispenserà dei viveri…o ancora presso un casone che ci preparerà una frittura.
La sera, dopo aver ormeggiato ed esserci sistemati nelle camere/nelle tende – per chi sceglie questa sistemazione – o in barca, ci riuniremo per un aperitivo in compagnia in attesa della cena che concluderà la giornata.
Cosa serve per partecipare?
Tre giorni liberi, Il vostro Dinghy 12′, Le dotazioni di sicurezza di norma., Abbigliamento adeguato a tutte le condizioni meteo.
Sano agonismo e un po’ di spirito di adattamento.
– VHF (consigliato!!)
– ancora- 10-20 m di cima
– remi
– salvagente
– bussola
– luci
– fischietto
– kit pronto soccorso
– scarpe/calzari (per poter scendere a spingere la barca)
– cime di ormeggio
– parabordi
– binocolo
– cerata
– stivali
– abbigliamento idoneo
– Sacco a pelo o sacco lenzuolo (per le prime due notti)
– crema solare
– acqua e sali minerali
– ombrello/tendalino per le soste
– repellente insetti
La navigazione a vela nelle acque marittime portuali è vietata con le seguenti eccezioni:
Alle unità a vela da diporto è consentito effettuare la navigazione a vela nei canali marittimi lagunari, nelle sole ore diurne, con l’osservanza delle seguenti norme particolari:
a) Le unità in navigazione a vela, nei canali di grande navigazione, non hanno la precedenza sulle unità a motore
b) Tutte le unità a vela, dotate o meno di motore, devono percorrere i canali marittimi per rotte il più possibile dirette, limitando il bordeggio solo in momenti di minor traffico ed ai soli casi di necessità, evitando tale pratica ai soli fini di esercitazione e/o diletto.
Il percorso del raid si svolge per quasi tutta la laguna di Venezia. Passeremo per canali dove transitano navi e “palughi” con pochi centimetri d’acqua; incontreremo fondali fangosi, pietrosi o peggio ancora con conchiglie frantumate (molto taglienti); zone riparate da barene e zone più aperte dove non c’è riparo per ancoraggi più tranquilli.
Va tenuto presente dove ci si trova e dove si sta andando. Bisogna sempre considerare la marea che in laguna ha un periodo di 6 ore ma con ritardi considerevoli tra le bocche di porto e le zone più interne. Evitare di arenarsi con la marea calante; certamente potete alleggerire la barca scendendo e spingendo, in questo caso indossate delle scarpe ( ci sono zone con cozze o altro sul fondo).
Al di fuori dei canali e in bassi fondali, potreste trovare delle reti da pesca, “le seragie”, reti lunghe 20‐30 metri tenute da dei paletti di legno. Può capitare di vederle in ritardo, è possibile attraversarle solo dove c’è un’apertura: meglio se tirate su la deriva e il timone.
Ricordate tuttavia che se le danneggiate siete responsabili di rimborsare i proprietari. Sempre nelle zone di basso fondale potrete trovare altri paletti, di tutti i tipi.
Se isolati, comunemente indicano una motta, un relitto, pietre o altro: meglio tenerli a qualche metro di distanza ed eventualmente saggiare la profondità dell’acqua da prua con un mezzo marinaio od un bastone.
Quando vedrete dei pali, in linea le “bricole”, vorrà dire che siete nei pressi di un canale navigabile. Solitamente tra il bassofondo ed il canale c’è una striscia di terra più alta (gengiva).
Il canale navigabile può essere indicato con 1 o 2 file di bricole. L’inizio di un canale navigabile è indicato da una dama; una bricola con un palo centrale più alto. Non sempre è facile capire se bisogna stare da una parte o dall’altra delle bricole. Nei canali principali c’è una targhetta riflettente attaccata alla bricola sul lato dove si trova il canale navigabile. Generalmente il fondale è fangoso, esistono tuttavia delle “secche dure”, in particolare il “bacàn” di fronte alla bocca di porto di S.Nicoletto ed in laguna centrale/sud verso l’entroterra. Arenarsi li col vento in poppa non è consigliabile. Per disincagliarsi oltre a rimuovere tutta la deriva, può essere utile poggiare e abbattere e allontanarsi dal basso fondale prima di riprendere la rotta precedente.
I venti dominanti in laguna sono bora e scirocco, da nord‐est e da sud‐est. Entrambi possono raggiungere forti intensità. Nel caso si debba dar fondo all’ancora in condizioni particolarmente avverse la vostra ancora potrebbe non tenere, ma in laguna si trovano diversi ripari o appigli. Potremmo anche trovar riparo dietro un’isola, tenendo presente che in laguna sud non ci sono isole e in laguna centrale sono normalmente piuttosto distanziate.
Se siete in difficoltà avvisate gli organizzatori prima di sparire all’orizzonte (fuori portata vhf e senza copertura per i cellulari )
Ogni barca partecipa al raid assieme alla flotta.
Esiste una catena di comando ed ogni partecipante è tenuto a rispettarla. Le decisioni verranno prese dal capoflotta, coadiuvato dal vice-capo della flotta.
In navigazione vale la legge del mare: se una barca ha bisogno di aiuto, si segnala il problema agli altri partecipanti e questi sono tenuti a fermarsi e ad aiutare.
Responsabilità Personale
• E’ responsabilità di ogni skipper far sì che la sua imbarcazione sia equipaggiata per la navigazione costiera e mantenuta in condizioni tali da essere sicura in qualunque condizione che si dovesse verificare durante lo svolgimento di Vela Raid.
• In ogni momento del raid lo skipper è responsabile della sicurezza della propria barca e del suo equipaggio: ogni sua decisione deve riflettere la consapevolezza di questa assunzione di responsabilità.
• E’ responsabilità dello skipper navigare con la flotta ed eventualmente segnalare ogni problema che possa pregiudicare la sua navigazione.
Assistenza
• Una barca assistenza è assegnata alla flotta ed ha il compito di supervisione della navigazione, comunicazioni alla flotta, organizzazione logistica. Ogni partecipante si impegna a seguire le istruzioni della barca assistenza. Il responsabile della barca assistenza è capoflotta
• In caso di indisponibilità per qualsiasi ragione del capoflotta , vi è un vice-capoflotta che subentra. Prima della partenza ogni skipper sarà informato su chi è capoflotta e chi è vice-capoflotta
• Alcuni partecipanti hanno segnalato agli organizzatori la loro disponibilità a dare supporto all’assistenza in caso di necessità. Il Capoflotta potrà avvalersi del supporto di questi secondo il suo giudizio.
• Responsabilità collettiva
Una navigazione sicura è risultato del contributo di tutti i partecipanti alla sicurezza della flotta.
In caso di trasferimento per mancanza di vento, le barche dotate di motore si presteranno a supportare le barche sprovviste.
Il regolamento del VelaRaid, prevede che imbarcazioni con velocità diverse rimangano ad una distanza ‘a vista’ e comunque tale che sia possibile richiamarsi con movimento delle braccia o con segnali acustici
Le barche veloci infatti, che in navigazione potranno distanziarsi, dovranno comunque tornare o fermarsi per ricompattare il gruppo su richiesta del capoflotta e favorire il principio di mutua assistenza.
Ciascuna imbarcazione comunque dovrà essere equipaggiata di VHF per aggiornare l’assistenza di ogni informazione che sia rilevante per la navigazione e la sicurezza. Se un problema rallenta o ferma una imbarcazione tutta la squadra dovrà rallentare e disporsi ad aiutare.
Equipaggiamento di sicurezza per Navigazione sotto costa negli estuari e nelle baie ed in acque costiere riparate
– VHF (OBBLIGATORIO!!)
– ancora
– 10-20 m di cima
– remi
– salvagente per ciascun componente dell’equipaggio
– bussola
– luci
– fischietto
– kit pronto soccorso
– scarpe/calzari (per poter scendere a spingere la barca)
– cime di ormeggio
– parabordi
– binocolo
– cerata
– stivali
– abbigliamento idoneo
– crema solare
– acqua e sali minerali
– ombrello/tendalino per le soste
-repellente insetti
Motore o propulsione alternativa
VelaRaid non si assume alcuna responsabilità per smarrimenti, furti danneggiamenti, morte o lesioni personali subiti dai partecipanti alla veleggiata.
Ogni Skipper garantisce l’adeguatezza della propria imbarcazione alla manifestazione. Il proprietario/Skipper è responsabile della sicurezza sulla sua imbarcazione: tutti i componenti dell’equipaggio devono essere fisicamente allenati e in grado di affrontare qualunque condizione atmosferica.
L’armatore/skipper è responsabile dell’assicurazione e di tutta l’attrezzatura della propria imbarcazione. Deve garantire che la barca sia sicura, affidabile, gestita da un equipaggio adeguato sia nel numero che nelle competenze relativamente a qualsiasi condizione meteomarina.
Lo Skipper deve accertarsi che tutti i dispositivi di sicurezza siano stati revisionati e deve altresì sensibilizzare tutto l’equipaggio sul posizionamento degli stessi all’interno dell’imbarcazione e sul loro utilizzo.
La presenza di questo regolamento o l’utilizzo dello stesso ribadiscono l’assoluta ed unica responsabilità riposta nella figura dell’armatore/skipper e da essa assolutamente non prescinde. Con la sottoscrizione della presente – al momento della procedura di iscrizione – lo skipper ed il suo equipaggio dichiara di aver preso visione di quanto sopra e di voler liberare ed esonerare Velaraid e gli Organizzatori da ogni responsabilità e danno a tutti gli effetti (e quindi da tutte le azioni e cause derivanti da qualsivoglia tipo di procedimento giudiziario e/o arbitrale) e per ogni avvenimento o fatto che potesse occorrere durante lo svolgimento della manifestazione.
Lo skipper o armatore è il solo responsabile della decisione di partire o di continuare la manifestazione e manleva l’organizzazione anche da eventuali rischi di danneggiamento o smarrimento di oggetti ed effetti personali per furto o qualsiasi altra ragione.
Lo skipper – al momento dell’iscrizione – dovrà dichiarare di aver letto la presente sezione dedicata alla sicurezza e di accettarla integralmente.
Contatta Enrico Zaffalon al cell: 328 186 7172 o mail to: enricozafalon@gmail.com
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